Dipolo rigido Eco Antenne 10-15-20
Finalmente ho reso operativo il suddetto diopolo dopo una sosta in garage di oltre 10 mesi a causa della mancaza di un supporto adeguato.
Il dipolo è stato montato ad un’altezza di circa 6,5 metri dalla base del tetto nel pieno rispetto delle indicazioni del costruttore. Inizialmente, in attesa di un rotore, l’ho installato fisso orientato Nord-Sud e con un choke RF realizzato avvolgento 7 spire di coassiale RG213.
Con l’arrivo del rotore, ne ho approfittato per sostituire l’RF-Chock di cavo coassiale con un balun su toroide con rapporto 1:1
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I 2 bracci del dipolo sono tenuti insieme da una flangia metallica ed isolati da due spezzoni di tubo in PVC
su uno dei 2 gusci metallici, è presente un foro quadrato che ospita il portaconnettore in resina ed il connettore femmina PL (SO-239)
Smontato il tutto ho provveduto a togliere il connettore ed incollare sul portaconnettore una scatola stagna per impianti elettrici destinata a contenere il balun ed il nuovo connettore SO-239.
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Per il balun ho usato un toroide T-157-6 e del filo smaltato da 1mm. Sarebbe stato meglio un filo più grande, ma era quello che avevo a disposizione e comunque è più che sufficiente per i 100W massimi erogati dal mio piccolo TS-140.
Visto che c’ero, ho fatto un po di manutenzione anche alle trappole.
Il filo delle trappole è avvolto su un supporto di nylon o PVC. Il filo è fissato da un lato, con un rivetto sul tubo interno, mentre l’altro capo termina sul tubo esterno della trappola e fissato con una vite in acciaio INOX.
Come si può vedere dalle foto , a causa di infiltrazioni, il contatto elettrico, specie sulla vite, non era il massimo dell’affidabilità.
Ho comunque sostituito i vecchi rivetti, che non erano proprio messi bene, ed ho pulito e disossidato tutti i componenti delle due trappole, dal filo alle viti.
Nel rimontare le trappole, ho protetto le viti con grasso di vasellina e rimesso i cappucci protettivi.
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Riassemblando l’antenna ho notato anche che le sezioni dei tubi non erano proprio precise e che i tubi più piccoli ballavano dentro quelli più grandi, per cui ho provveduto a segare longitudunamente la parte terminale delle sezioni più grandi e stringere con una fascetta in acciaio inox l’estremità come visibile nelle foto. Ho comunque mantenuto una vite di fissaggio come in origine per garantire un riferimento degli elementi.
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Nel rimontare il tutto ho usato del nastro autoagglomerante per proteggere le giunzioni da infiltrazioni ovviamente lasciando liberi i fori di scarico della condensa sulle trappole assicurandomi di averli rivolti vero il basso. Sopra l’autoagglomerante’ anche se forse non é proprio necessario, ho messo del comune nastro adesivo in PVC per evitare che con le intemperie il nastro autoagglomenrante si screpoli.
I bracci del dipolo li ho anche controventati in alto per mantenere un “assetto” sempre orizzontale.
Ed ecco l’lantenna nuovamente operativa.